CIAO SONO ALESSANDRA
In questo spazio dedicato a noi puoi scrivermi o prenotare una consulenza per chiedermi consigli sull'uso dei prodotti, studiare assieme il tuo protocollo su misura e anche semplicemente conoscerci e scambiarci idee.
Non sono mai stata vittima della moda
Ci sono cresciuta dentro, e quindi per me trasformare quello che c’era già in qualcosa di nuovo è sempre stato naturale.
I ricordi d’infanzia sono pieni di momenti trascorsi in Atelier impegnata a sfogliare schizzi e riviste di moda per ispirarmi a montare vestiti per le bambole con i ritagli pescati nel sacco degli avanzi delle stoffe che, sotto le mani esperte delle lavoranti, venivano trasformate in abiti da favola. L’Atelier era quello di mia zia, donna bellissima e geniale, che negli anni ’60 vantava una clientela esclusiva e collaborava con le Sorelle Fontana.
Poi sono cresciuta
Le “cose della vita” mi hanno scombinato i progetti e messo davanti alla necessità di dovermi inventare il lavoro. Così, con i pochissimi mezzi che avevo, è nato il mio negozio-casa nel quale tutto era in vendita, con l’aiuto degli splendidi artigiani conosciuti durante i miei viaggi da studentessa on-the-road, facevo realizzare su mio disegno abiti, piccoli mobili, accessori; tutti pezzi unici e innovativi dato che lo stile del mio disegno li spogliava della valenza folk esaltandone il valore intrinseco di manualità e materie prime.
Ricami preziosi su materiale riciclato, adattamenti di stoffe tribali su tagli alla moda, applicazioni inedite su mobili e accessori. Una vera bellezza!
L'incontro
Quello che sarebbe diventato mio marito mi ha fatto partire per un nuovo progetto. Lui viene da una famiglia che è stata per anni leader nel “duvet”, l’azienda di sua madre ha persino vestito Papa Carol Wojtyla quando nel Luglio del 1984 ha celebrato la celebre messa sul ghiacciaio oltre a essere sponsor fisso dei folli campioni del Kilometro Lanciato. Quando ci siamo incontrati lui stava per partire con un nuovo progetto legato al mondo degli sport che in quegli anni cominciavano ad uscire dall’ambito agonistico per diventare uno stile di vita per tutti. Ho sentito le campane e sposato sia lui che il progetto. Qui è incominciata l’avventura che mi ha portata a scoprire un settore nel mondo del tessile completamente nuovo e affascinante.
Le industrie di filati evoluti muovevano i primi passi
È stato esaltante sperimentare con loro le prime microfibre, i filati performanti, traspiranti, le continue innovazioni che sarebbero diventate il futuro della moda. L’idea è stata quella di liberare l’abbigliamento sportivo dal grigiore delle vecchie palestre, eliminare t-shirts sformate e calzoncini senza forma e creare una linea di puro fashion dedicato alla vita sportiva, così è nato quello che è stato il primo marchio di fitness sul mercato: FuerteVentura.
Origini sartoriali
Ho lavorato seguendo le linee del corpo e creato pezzi sinuosi ed ergonomici, dotati di un aspetto irresistibilmente fashion e una funzionalità assoluta pur rimanendo comodi e traspiranti grazie a espedienti ben celati nelle forme e all’uso di tutte le novità che via via si affacciavano nel mondo dei tessuti ”tecnici” dai primi filati arricchiti con il Lycra alle nuove microfibre; tingendo il tutto con colori energetici e declinando, spesso con largo anticipo, tutti i nuovi trend della moda e del lifestyle. Non dimentico mai quella volta che presentai alla forza vendita la collezione no gender in cui avevo applicato le logiche di vestibilità dei capi da donna per sviluppare un unisex (all’epoca si chiamava così) che finalmente non infierisse con l’armonia dei corpi ma al contrario ne esaltasse le linee…potete immaginare l’accoglienza da parte di quella platea che certo non brillava per ricerca di sperimentazione, al contrario dei nostri consumatori che aspettavano ogni stagione le novità e che erano il mio punto di riferimento per osare sempre qualcosa di inedito.
Le collezioni FuerteVentura sono state uniche sul mercato
È stato così per anni, capi di abbigliamento indossati da consumatori evoluti e da molti protagonisti del mondo dello spettacolo.
Poi è arrivato il momento di evolversi, la crisi ha gelato il mercato, c’è stata l’invasione dei marchi di fast fashion e il consumatore, coi tanti negozi che hanno chiuso, si è trovato impreparato a riconoscere la qualità e l’originalità delle merci.
Mi sono presa una pausa dedicandomi a “crescere” e a rivedere le priorità.
Ed ecco che, in un perfetto momento di serendipity sento parlare da un conoscente di questo filato “geniale” appena presentato sul mercato e io, da sempre alla ricerca dell’abito perfetto, ho capito che il momento era arrivato.
La nascita di Back2You
Semplicemente come tutte le cose che devono succedere. Ha al suo interno un’idea forte, rivoluzionaria, attualissima. Prendersi cura di sé, così, semplicemente, senza togliere nulla al tempo, alle attività quotidiane. Basta indossare un pezzo di Back2You per regalarsi la possibilità di proteggersi dallo stress esterno, di sfruttare al meglio le nostre risorse, di mantenere una costante sensazione di benessere percependo il nostro corpo coccolato e riattivato.
La cosa fantastica è che questo è alla portata di tutti sempre e ovunque, perché ognuno di noi merita di riservare a sé la stessa
la cura e la tenerezza che si dedicano alle cose preziose.
Volersi bene fa bene.
Alessandra
